Un domanda frequente che mi viene posta è: “Vorrei fare impresa, ma dove trovo i soldi ?”.
A questa domanda cerco sempre di dare una risposta sincera: se non si possiede qualcosa è difficile iniziare una qualsiasi attività, ma sono altrettanto convinto che l’ostacolo “denaro” debba essere affrontato e rimosso per poter dare a tutti la possibilità di realizzare qualcosa in cui si crede o in cui si ha del talento.
Rivolgersi ad un’Istituto di Credito o ad un Ente erogatore di finanziamenti è la strada quasi obbligata, credo però che occorra fare una riflessione, se vogliamo culturale, rispetto alla soluzione di questo problema.
Quando ci rivolgiamo ad una Banca o ad un’Ente per avere una fonte di finanziamento, anche piccola, l’analisi sulla bontà dell’idea imprenditoriale, oltre che sul Business Plan e quindi sui numeri, si basa tantissimo sulla convinzione e sull’entusiasmo del soggetto proponente e quindi se ed in che modo sii intenda investire personalmente nella propria idea. Chissà perchè, ma tante buone idee si arenano in questa fase, come se la Banca possa permettersi allegramente di perdere dei soldi nelle imprese in cui gli stessi imprenditori non intendono rischiare.
Allora mi chiedo e vi chiedo, se la vostra idea è veramente buona, tanto per voi quanto per altri, perchè non cercare e trovare le risorse necessarie nei propri beni, in quelli delle famiglie a cui apparteniamo, tra gli amici, i gruppi, o magari in circuiti virtuosi fatti dai tanti “accumulatori di reddito” tenuto fermo o bloccato in depositi o in investimenti e non resi disponibili ai giovani (che magari sono i propri figli o nipoti) realmente talentuosi e per i quali questi stessi lamentano la mancanza di “posti fissi” o preferiscono vederli “imbottigliare sole” aspettando tempi migliori ?