Saturazione.

Oggi ho trovato la cassetta della posta intasata, strapiena di pubblicità commerciale, tanto da non riuscire ad aprirla.

Ho provato a forzare un po’ e sono riuscito a togliere tutto il contenuto!

Sbigottito dalla pletora di fogli colorati, mi sono chiesto quale ragione ci fosse in un tale accanimento informativo, soprattutto considerando il bassissimo livello che ormai si trova in queste “ informazioni”.

Passiamo del tempo, prezioso!, a svuotare anche la cassetta della posta virtuale dalle tantissime mail che arrivano e poi, con il fatto che vogliamo ricevere istantaneamente i messaggi di posta in ogni dove, dobbiamo fare le stesse noiose operazioni su smartphone e tablet.

Ci arrabbiamo per la quantità di spam ricevuta e non abbiamo alcun interesse per i messaggi commerciali che ci arrivano ma, allo stesso tempo, ci rimaniamo male se non troviamo alcun messaggio di posta.

Se ci consegnano un depliant informativo lo rifiutiamo infastiditi, e ci allarmiamo se confondiamo un volantino nel parabrezza con una eventuale multa.

Se stiamo per incrociare una Promoter in un centro commerciale, cerchiamo di sfuggirle con atteggiamenti teatrali, fingendoci occupati in finte telefonate o a cercare prodotti in posti assolutamente improbabili.

Sfogliamo riviste e quotidiani con una velocità direttamente proporzionale alla quantità di pagine pubblicitarie che ormai contengono, rispetto ai reali contenuti, e se non abbiamo la possibilità di avere una scheda televisiva a pagamento, siamo costretti a subire i peggiori condizionamenti delle reti “in chiaro” per adulti e bambini.

La cosa peggiore però è che chi sta scrivendo, si occupi proprio di questo mestiere e, pertanto, non dovrebbe criticare un sistema che probabilmente ha contribuito, anche se in misura moderata, a far crescere anche lui; ma è altrettanto vero che ho sempre cercato di pormi in modo costruttivo per diffondere informazioni e raggiungere i potenziali clienti dei propri clienti.

Ho sempre pensato che il PP (passaparola) sia il sistema più efficace anche se il più lento, ad acquisire i veri clienti; pur sapendo che i grandi marchi necessitino e richiedano una larga e veloce diffusione.

La conferma è arrivata dalla rete e dai social network, una grossa fetta di informazioni e scelte commerciali dipendono sempre di più da queste fonti.

Un domanda: ma quando si intaseranno anche questi canali, come faremo a raggiungere i potenziali clienti ?

Trovato ! O forse no…